Biciclette
1994
Si può narrare una città, le relazioni tra gli uomini, i rapporti d'amore, i luoghi, mettendo una macchina fotografica "a cavallo" di una bicicletta? Giuliano Ferrari ci dice di sì, che è possibile. Biciclette è prima di tutto un testo di poesia, una cronaca intensa, narrata da un occhio disposto a guardare con amore e interesse le relazioni tra gli uomini, tra le donne e gli uomini, tra le cose e gli uomini, tra gli uomini e i luoghi.Il vero narratore, soggetto ed oggetto di questo racconto fotografico è la bicicletta, mezzo di trasporto, ma soprattutto mezzo mediatico, che veicola concretamente e simbolicamente tante relazioni, tante microstorie che testimoniano lo scorrere pulsante della vita.La memoria torna a "Ladri di biciclette" perché guardando le foto, le piccole cronache diventano immagini di storia, in un "neorealismo" postmoderno, rivisitato dalla sensibilità dell'oggi.
Favrod, Gardin, Mussini, Rouquette, Rebuzzini