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I giorni del grande fiume

1995
 L'uomo presente che lotta e combatte, e l'uomo assente, trascinato e cancellato dalla forza dell'acqua, dalla piena che trascina, che trasforma.L'emergere di un profilo inedito degli oggetti, delle case, dei paesaggi, degli uomini, come motivo poetico che attraversa tutte le immagini. Potremmo definire le fotografie di Ferrari ne "I giorni del grande fiume" un dramma gridato senza suono, se non quello dell'acqua che invade, allaga, annulla. Ma la fedeltà all'uomo, alle sue indelebili tracce, alla sua forza vitale di resistenza emergono dal racconto fotografico con forza straordinaria, pari e superiore e quella del fiume, e ne vincono la forza.Scorrendo le immagini, la tensione tra l'uomo e il fiume rappresenta il vero dramma, la vera storia narrata, e la vittoria è dell'uomo.Il grande fiume pare tornare, alla fine della terribile paura, la forza buona che l'uomo ama e controlla.

Lanfranco Colombo Favrod, Lemagny, Vercheval