Esiste una dimensione del sacro che si inscrive nella quotidianità terrena e umana dei suoi celebranti. E’ una ritualità fatta di icone, paramenti e gestualità consolidate da una rigida prassi liturgica, che individua momenti e luoghi di partecipazione al fuoco divino e che struttura le fasi della vita dei fedeli. Il percorso del sacro costruisce nuovi significati attraverso le forme della devozione popolare. La venerazione dei santi, ad esempio, si manifesta nel contesto di complessi cultuali che mescolano sacro e profano, profezia e misticismo. L’idea di appartenenza a una comunità permea il rito della processione: il corteo di ecclesiastici e fedeli recita inni e salmodie per patroni e martiri, prevede penitenze e prove di resistenza fisica e spirituale, celebrando così la propria identità collettiva.
Lorenzo Ferrari