Massimo Mussini

Grand Tour

Giuliano Ferrari ci propone una ricerca sul tema del “Grand Tour”, il lungo viaggio in Italia che in passato si affrontava per conoscere l’antichità, la pittura rinascimentale e il paesaggio. Anche il suo percorso ha avuto una lunga durata – temporale e concettuale – perché è il risultato di molti anni di esperienza nel campo del reportage fotografico e rappresenta una risposta alla modifica tecnologica della fotografia. È composto, infatti, con fotografie digitali a bassa post produzione, scattate con un iPhone e accoglie la metamorfosi nell’uso sociale della fotografia, con questo mezzo divenuta familiare a tutti, anche a chi aveva mai utilizzato una fotocamera. In tal modo, per Ferrari il viaggio non è più un itinerario entro un ambiente geografico e storico, ma un percorso all’interno di se stesso alla ricerca delle proprie radici conoscitive ed emotive; è un tentativo di ricomporre in unità i frammenti di esperienze accumulate nel tempo ed è una riflessione sulle proprie capacità di creare un racconto lungo. Esso procede prevalentemente in maniera duale, per immagini affrontate e fra loro collegate da nessi variabili: topografici, temporali, visivi, mnemonici oppure psicologici. In tal modo il suo racconto si colloca su un nuovo gradino nella storia della fotografia, ormai non più “scrittura con la luce”, ma divenuta “re-immaginazione” della realtà, ovvero sua interpretazione attraverso l’immagine digitale.
Massimo Mussini